L’Amarone vale 350 milioni di euro

di redazione

L’Italia spinge la crescita della denominazione veneta. La Germania si conferma primo mercato internazionale.

Anteprima Amarone è stata anche l’occasione per tirare le somme dell’anno appena concluso, durante il quale il volume di affari della denominazione veneta ha raggiunto quota 350 milioni di euro. A sostenerlo un’indagine commissionata dal Consorzio di tutela e condotta da Nomisma Wine Monitor.

Grazie alle interviste somministrate ad un campione di aziende che coprono il 65% della quota mercato, Nomisma ha rilevato un miglioramento delle performance commerciali. A brillare è stato soprattutto il +6,8 dell’Italia (a fronte del +4% registrato dall’export), che raggiunge così quota 37,6% del prodotto venduto.

A livello internazionale la Germania si conferma il principale mercato, verso il quale si indirizza il 16,3% delle esportazioni (+6% rispetto al 2018). Seguono gli Stati Uniti, in flessione del 2% e la Gran Bretagna, che supera la Svizzera (-6%) grazie ad una crescita del 18%. Da segnalare è anche il +20% registrato in Danimarca, e il +15% del Giappone, rispettivamente sesto e nono mercato internazionale.

Il commento dei dati è affidato al presidente del Consorzio vini Valpolicella, Andrea SartoriL’Amarone ha dimostrato di saper reagire bene in un anno difficile, in cui sulle piazze estere è aumentata la competizione al pari di congiunture negative e guerre commerciali. Serve ora lavorare sul prezzo medio, senz’altro un aspetto da migliorare in considerazione di un 2019 che ha visto prevalere la crescita dei volumi esportati (+7,2%) su quella del valore (+4%)”.

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