Un 2019 straordinario per Caviro

di redazione

Investimenti e crescita hanno caratterizzato l’anno appena concluso, chiusosi con 329 milioni di euro di fatturato.

L’assemblea per l’approvazione del bilancio da parte dei soci della Caviro è stata l’occasione per conoscere i risultati raggiunti da uno dei più importanti gruppi vitivinicoli italiani. Il quadro emerso, definito straordinario dagli stessi amministratori, indica un miglioramento di tutti gli indicatori economici e commerciali, reso possibile anche grazie agli ingenti investimenti effettuati sui propri stabilimenti.

Il dato di partenza è rappresentato dai 329 milioni di euro di fatturato complessivo, generati nei primi 8 mesi dell’anno. Come spiegato dallo stesso Presidente di Caviro Carlo DalmonteQuello approvato, a differenza dei precedenti, è un bilancio che interessa solo otto mesi di attività perché abbiamo deciso di adeguare la scadenza degli esercizi alle annualità vendemmiali. Ciò ha comportato la decurtazione dell’ultimo quadrimestre che, di solito, è anche il più profittevole nei 12 mesi”.

Dal bilancio emergono anche 22 milioni di euro investiti negli stabilimenti di Forlì e Savignano per aumentarne la capacità produttiva ed ampliare così la gamma di prodotti offerti. Le referenze sono infatti cresciute del 27%, passando in un solo anno da 757 a 957. Contestualmente aumentano anche i volumi confezionati, che da 198,8 milioni di pezzi hanno raggiunto quota 213,5 milioni. “Le nuove linee di confezionamento di Caviro – ha spiegato il Direttore Generale SimonPietro Felice – avviate nei primi giorni del 2019, ci hanno permesso di aumentare capacità produttiva e referenze e, ad oggi, possiamo dire che i risultati raggiunti sono stati superiori alle migliori aspettative”.

Significativo anche lo sviluppo delle quote di mercato, con la Gdo Italia che ha visto il segmento vetro crescere in volume del 2,3% e il segmento brik dell’1%. Dal canto suo Caviro è cresciuta rispettivamente del 26,3% e del 3,7%. Per quanto riguarda l’estero, a fronte di un incremento del 3,4% registrato dal vino italiano Caviro ha fatto segnare un +17,6%.

Il 2019 è stato anche un anno ricco di riconoscimenti, tra i quali il Premio Top Job assegnato dall’Istituto Tedesco qualità e finanza ai migliori datori di lavoro.Il basso livello di assenteismo, la forte partecipazione dei lavoratori agli eventi aziendali, il contributo spontaneo dei singoli dipendenti ai grandi progetti ci davano la sensazione che il clima aziendale fosse più che positivo. — spiega il Direttore Generale — La conferma ricevuta dall’Itqf che, in modo indipendente ha certificato questa nostra sensazione, ci gratifica e ci conferma che dobbiamo continuare sulla strada della condivisione per fare in modo che i nostri lavoratori si sentano davvero una parte organica di questa grande struttura che è Caviro».

Quello appena concluso è stato infine l’anno del primo Bilancio di Sostenibilità presentato dal Gruppo “Con il Bilancio di sostenibilità – ha detto il presidente Dalmonte – abbiamo ora a disposizione un importante strumento di rendicontazione e trasparenza. Nella nostra attività resta centrale la nostra vocazione cooperativa che è la nostra forza. Un aspetto che incide in particolare nel rapporto con i soci. Parlando di vendemmia e di vino ci tengo a sottolineare che quella che andiamo a liquidare in queste settimane è la vendemmia da record del 2018. Di fronte agli ingenti quantitativi di prodotto da gestire il nostro sistema cooperativo ha fatto un lavoro di squadra eccellente, con le varie associate e in particolare le cooperative romagnole che hanno operato con pazienza e razionalità, portando a casa un risultato che ritengo apprezzabile».