Crescita del prodotto imbottigliato e valorizzazione dell’identità vitivinicola nel futuro della Denominazione pugliese.
È un giro d’affari di 140 milioni di euro quello generato dal Primitivo di Manduria Docg nell’anno appena trascorso, per un totale di 23 milioni di bottiglie. Tra le tipologie la versione base copre il 91.80% della produzione, a fronte della Riserva, ferma al 7,65% e del Dolce Naturale, allo 0,55%. Il numero di aziende imbottigliatrici è pari a 144 e la quota export è del 70%.
Al Presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, Mauro Di Maggio, il compito di commentare i risultati “Questa crescita è la dimostrazione che le nostre cantine puntano sulla nostra denominazione e che la passione dei consumatori non accenna a diminuire. Noi come Consorzio di Tutela stiamo puntando sempre più ad un sistema di denominazione che garantisce più qualità e più controlli sia in Italia sia all’estero. Queste attività sostengono il territorio ma soprattutto sono a fianco dei produttori che credono nel nostro brand. Altra mission – conclude Di Maggio – è valorizzare l’identità vitivinicola territoriale, coinvolgimento l’intera filiera e comunicando il Primitivo di Manduria come sinonimo di vino di eccellenza”.