Gli organismi di controllo varano un protocollo straordinario per consentire la continuità della filiera produttiva, rimandando le verifiche effettive alla fine del periodo di emergenza.
Per evitare un blocco della produzione e garantire al contempo il rispetto delle normative di contrasto al coronavirus gli organismi di certificazione rappresentati in Asso-OdC hanno concordato con Icqrf e Mipaaft procedure straordinarie basate sull’autocertificazione da parte dei produttori, per garantire continuità nel processo di certificazione dei vini.
Il compito di spiegare le misure spetta a Luca Sartori, Presidente dell’associazione che riunisce Agroqualità, Ceviq, Parco 3A-PTA, Siquria, TCA, Triveneta certificazioni e Valoritalia, che sommate controllano circa il 95% del vino italiano “Si tratta di fondare alcuni step del processo di certificazione su requisiti autodichiarati dagli operatori e di differire alla fine dell’emergenza la verifica diretta dei requisiti stessi”
“Tale soluzione – continua Sartori – è stata concertata con l’Icqrf e il Mipaaf, cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità e la vicinanza al mondo produttivo dimostrate in questo frangente. L’obiettivo è quello di evitare eventuali blocchi della produzione visto anche che, per ora, la filiera complessivamente non ha subito particolari scossoni».
“Le limitazioni ai movimenti delle persone – conclude il Presidente – non coinvolgono le merci, soprattutto quelle agroalimentari e, dunque, le vendite non sono state interessate da significativi ridimensionamenti. Dunque, in questa fase di emergenza, l’attività di controllo prosegue o in completa autocertificazione, come detto, oppure attraverso il campionamento in vasca eseguito direttamente dai produttori con consegna ai laboratori, senza che si verifichino contatti diretti tra le persone”.