Stabili gli imbottigliamenti della Denominazione veneta, trainata dalla grande distribuzione estera.
I dati rilasciati dal Consorzio delle Venezie e riferiti al primo trimestre 2020 rivelano una sostanziale stabilità in fatto di imbottigliamenti e certificazioni della Denominazione a base Pinot Grigio. I primi tre mesi dell’anno non hanno infatti risentito della negativa congiuntura economica, con le certificazioni che hanno raggiunto quota 511.752 ettolitri, pari a un +6,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Si conferma la vocazione internazionale del Pinot Grigio, la cui produzione è assorbita per il 95% dalla Gdo internazionale.
“I numeri in leggera crescita delle certificazioni del primo trimestre sono il frutto di un trend consolidato nei mesi scorsi – commenta il Presidente del Consorzio delle Venezie, Albino Armani – che ancora non sta risentendo della pesante congiuntura negativa di queste settimane. Il nostro CdA tiene costantemente monitorato il mercato, siamo pronti ad intervenire con tutti gli strumenti che la legge ci consente per garantire l’equilibrio tra la domanda e l’offerta internazionale a tutela della filiera, contrastando eventuali tendenze speculative. È innegabile che i prossimi mesi rappresentino per tutti una grande incognita e non nascondiamo una certa preoccupazione, ma non vogliamo nemmeno cedere a facili pessimismi”.