Nove icone del Barolo si riuniscono in Deditus

di redazione

Con la nascita dell’associazione che raggruppa alcune delle sue famiglie simbolo, il Barolo compie un ulteriore passo in avanti nel suo percorso di identificazione territoriale.

Si chiama Deditus l’associazione fondata da nove tra le più importanti famiglie di barolisti, che hanno deciso di raccogliersi attorno a quei concetti di territorio, tradizione e famiglia che rappresentano l’anima di vini ormai celebri a livello mondiale.

Azelia, Cordero di Montezemolo, Luciano Sandrone, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Poderi Gianni Gagliardo, Poderi Luigi Einaudi, Prunotto e Vietti sono i protagonisti di questa nuova esperienza, che nasce per approfondire l’esperienza dell’Accademia del Barolo in un’epoca segnata dal riconoscimento a Patrimonio Unesco delle Langhe e dall’affermazione delle MeGA – Menzioni Geografiche Aggiuntive – di cui il Barolo è stato indiscusso precursore. “Deditus è il risultato dell’impegno e dell’entusiasmo di alcuni tra i più celebri produttori di Barolo che hanno consacrato la loro vita al vino e alla valorizzazione della denominazione e delle sue più prestigiose Mega” dichiara il Presidente, Gianni Gagliardo.

Deditus – continua il Presidente – premia la centralità della vigna nella produzione del Barolo. I suoi soci devono possedere vigneti di proprietà che coltivano in maniera diretta, nel pieno rispetto dell’ambiente e della sostenibilità agricola. Ciascun socio si impegna a promuovere e valorizzare le Menzioni Geografiche Aggiuntive, quei vigneti ufficialmente riconosciuti dal disciplinare che, vinificati in purezza, rappresentano le molteplici e sorprendenti anime del Barolo all’interno della stessa denominazione. Ognuno di noi lavora – conclude Gagliardo – per portare nel bicchiere il carattere distintivo delle nostre vigne, con rispetto e devozione. Deditus è il marchio che identifica un certo modo di “essere” Barolo: tradizione, famiglia e vigneti di proprietà.

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