‘Good everyday (Italian) wines’

di Carlo Spagnolo

Decanter propone una singolare selezione dei migliori vini quotidiani italiani. Veneto e Toscana al top.

Stick to the safe names, or take a chance on a region you’re not familiar with?” così la celebre rivista inglese introduce l’invito rivolto ai retailer inglesi a segnalare le migliori etichette italiane in vendita nei loro locali a un prezzo compreso tra 12 e 20 sterline tra le quali eleggere le migliori diciotto referenze.

Grazie a una risposta positiva da parte dei rivenditori gli autori hanno avuto a loro disposizione un’eterogenea batteria di vini, provenienti da dieci regioni italiane, pronti a sfidarsi per la vittoria finale. Se questa ampiezza geografica non sorprende gli autori, altrettanto preventivabile era, a loro avviso, la predominanza di Toscana, Veneto e Piemonte nella short list finale, dove peraltro compaiono anche produzioni meno note come il Lagrein dell’Alto Adige, il Perricone siciliano e il Tai (ex Tocai) Rosso.

Continuando nella loro analisi gli autori ritengono plausibile la ricerca da parte dei retailer di un’offerta che in questa fascia di prezzo guardi oltre le etichette di riferimento, alla ricerca dei cosiddetti ‘good everyday wines’. Nel constatare come per alcuni vini il prezzo sia parzialmente influenzato dalla notorietà della Denominazione, il suggerimento che gli autori danno è di affidarsi ai consigli dei rivenditori, più che mai utili quando si è intenzionati ad addentrarci nella complessità enoica italiana.

Con il punteggio di 91 punti sono stati tre i vini finiti sul gradino più alto del podio: l’Amarone della Valpolicella della Cantina Negrar, il Valpolicella Ripasso Superiore di Monte Zovo e il Grangiovese dell’azienda Sesti di Montalcino.