La vendemmia 2019 vede crescere il divario tra l’Italia e la Francia. Buone le performance dei paesi extraeuropei, ai quali si deve quasi metà del prodotto totale.
L’OIV ha aggiornato la sua precedente informativa sulla produzione mondiale di vino nel 2019, confermando il ritorno dei volumi complessivi a valori più prossimi alla media storica, dopo che, nel 2018, si era raggiunto il risultato record di 294 milioni di ettolitri prodotti. L’Italia si conferma primo produttore mondiale, capace di sostenere il primato europeo rispetto ai paesi del nuovo mondo.
Più nel dettaglio i 49,2 milioni di ettolitri prodotti dalla nostra viticoltura (dato Istat. L’OIV ne stima circa 3 in meno) l’Italia primeggia in una classifica che vede Francia (42,1), Spagna (34,3) e USA (24,3) nel ruolo di principali paesi produttori. Con i suoi 263 milioni di ettolitri la produzione 2019 è in linea con la media dell’ultimo decennio (267 mln hl), con i paesi extraeuropei che contengono le perdite e tornano a produrre quasi la metà (48%) del prodotto globale. Brusco stop invece per Spagna (-25% rispetto al 2018) e Francia (-14%).