I consumatori ripagano le scelte del Consorzio di tutela spingendo in alto gli imbottigliamenti della più importante Denominazione abruzzese.
Si chiude un anno positivo per i vini abruzzesi, le cui vendite sono trainate dal Montepulciano d’Abruzzo che approfitta delle positive scelte di marketing effettuate dal Consorzio di tutela. Questa l’analisi offerta dall’ente guidato da Valentino Di Campli, che approfitta della presentazione dei dati per annunciare importanti iniziative di contrasto alla crisi Covid-19.
Nel dettaglio il Montepulciano d’Abruzzo ha chiuso il 2019 con un incremento dell’imbottigliato pari al 12% (800.000 ettolitri), preludio dei positivi risultati conseguiti durante il primo trimestre dell’anno in corso, dove, nonostante l’emergenza Coronavirus, gli imbottigliamenti hanno continuato a crescere del 10%. Chiamato ad analizzare i dati, il Presidente del Consorzio vini d’Abruzzo, ritiene opportuno sottolineare il ruolo giocato dal contrassegno di stato, introdotto a dicembre 2018 “Abbiamo voluto muoverci in questa direzione in virtù di un principio di tutela e di trasparenza che dalla vigna arriva alla bottiglia. Le fascette sono per noi uno strumento fondamentale anche per verificare i dati della produzione e quindi avviare adeguate politiche di programmazione”, ha detto Di Campli.
Riguardo invece alle risposte offerte dal suo territorio alle difficoltà che affliggono il canale Horeca Di Campli afferma che sono ”Tante le aziende che stanno investendo nelle vendite online, un canale che, anche noi come Consorzio, stiamo cercando di supportare con l’obiettivo di fare sistema e di ampliare così il raggio d’azione. Alternative, non di certo risolutive, ma che servono per andare avanti nonostante l’attuale chiusura del canale Horeca.” A tal proposito il Consorzio sta chiudendo in questi giorni accordi con alcune importanti piattaforme di vendita on-line (Tannico, Callmewine, Xtravine) per promuovere la conoscenza dei vini abruzzesi e quindi l’acquisto degli stessi.