Il Consorzio Vini Alto Adige traccia un bilancio dell’annata 2019, segnata da vini di grande eleganza e minori rese quantitative.
“Dopo un periodo di crescita e maturazione delle viti scandito da eventi atmosferici estremi – racconta il Direttore del Consorzio Vini Alto Adige Eduard Bernhart – a fine estate sono arrivate condizioni meteorologiche ideali, che hanno propiziato una buona vendemmia con uve di qualità promettente. L’annata 2019 ha prodotto dei vini bianchi ricchi di aromi freschi e fruttati, con una spiccata acidità, struttura elegante e un ottimo potenziale d’affinamento, soprattutto per i vini provenienti dalle quote più elevate”.
Così il Consorzio di tutela descrive la vendemmia 2019, caratterizzata da un inverno mite e una primavera che ha stentato ad affermarsi, con conseguenti ritardi nelle fasi di maturazione della vite, che si sono protratti fino alla vendemmia. Questa è iniziata a fine agosto con la raccolta delle uve base per lo spumante, per poi proseguire a metà settembre, con un ritardo di circa due settimane rispetto al 2018 e un calo di prodotto vendemmiato pari al 10-15% rispetto alla media.