Con una petizione on-line centinaia di viticoltori italiani chiedono al Governo un rapido intervento a sostegno del patrimonio enologico nazionale.
Nel dibattito sulle misure di contrasto all’attuale crisi tornano a farsi sentire le aziende organizzate attorno all’hashtag #ilvinononsiferma, che hanno lanciato una petizione su Change.org capace di raggiungere in poche ore quasi 300 sottoscrizioni. Dopo la chiara presa di posizione contro la distillazione di emergenza la rete di produttori muove le sue richieste in materia di liquidità, lavoro e sostegno alle aziende.
Forte è la richiesta di liquidità, da ottenere tramite un accesso al credito agevolato e lo stanziamento immediato da parte di Agea di tutti i fondi ancora da erogare. Al contempo è necessario offrire la più ampia flessibilità nell’esecuzione dei programmi Ocm e Psr già approvati, evitando qualsivoglia sanzione nei confronti delle aziende, già messe a dura prova dall’attuale crisi dell’Horeca.
Si ribadisce poi la contrarietà a qualsiasi forma di distillazione che, nel restituire solo una parte dei costi sostenuti, mortificherebbe il ruolo che i vignaioli svolgono a tutela del patrimonio vinicolo italiano. Per tali ragioni i firmatari invitano il Governo a destinare le risorse destinate a tale misura a strategie alternative, quali ad esempio gli ammassi privati.
Importante poi è il processo di semplificazione in materia di lavoro, oggi afflitto da un’eccessiva burocratizzazione che rende difficile recuperare la manodopera necessaria a svolgere le incombenze di aziende che fanno del lavoro manuale il loro modus operandi.