I rappresentanti della filiera vitivinicola contestano il mancato inserimento della promozione vino tra i punti all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni.
Nonostante le ripetute richieste l’odierna conferenza Stato-Regioni non discuterà alcuna modifica del Decreto Ministeriale avente ad oggetto la promozione del vino sui mercati esteri. A denunciarlo i rappresentanti della filiera vitivinicola italiana, che contestano la scarsa attenzione posta verso una misura fondamentale per il rilancio del vino italiano.
Con una lettera indirizzata al coordinatore della commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Michele Emiliano, i presidenti di Alleanza Cooperative, Cia, Copagri, Federvini, Assoenologi, Confagricoltura, Federdoc e Uiv considerano inderogabile la modifica del DM 10 aprile 2019 n. 3893 “Promozione nei mercati dei Paesi terzi nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno”.
“Si portano all’attenzione di codeste Regioni le principali istanze che la filiera vitivinicola ha rivolto più volte al ministero delle Politiche Agricole – scrivono i firmatari -, con l’obiettivo di semplificare l’implementazione della misura ‘promozione’ nell’attuale contesto, assicurare l’attuazione dei progetti nei Paesi terzi e rafforzare le posizioni delle nostre imprese nei mercati internazionali” Considerando inoltre le oggettive e comprensibili difficoltà in cui il settore versa il loro auspicio “è che codeste Regioni possano sostenere le seguenti richieste, condivise dalle imprese vitivinicole di tutto il territorio nazionale, sterilizzazione delle penalizzazioni previste dall’art. 17 del Dm 3893/2019 e maggiore flessibilità nel cambiamento delle azioni previste dai programmi di promozione all’estero”.