Coldiretti chiede un piano straordinario di rilancio per il vino italiano, pronto a sfruttare la fine del lockdown.
L’attesa riapertura di ristoranti, trattorie, osterie, agriturismi, cantine e bar riattiva un canale naturale di vendita del vino italiano che al consumo vale almeno 6 miliardi di euro l’anno, generando occupazione per 1,3 milioni di persone. È quanto afferma la Coldiretti, sottolineando che la fine delle misure restrittive porterà benefici soprattutto ai vini di alta qualità, che più degli altri hanno sofferto la chiusura del canale Horeca.
Proprio per superare tale situazione la Coldiretti ha formulato le sue proposte, che insistono su Iva agevolata e crediti di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi. A questi deve affiancarsi un’azione straordinaria di comunicazione funzionale a sostenere il rilancio delle esportazioni e un piano di distillazione volontaria, utile a togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari.
La proposta della Coldiretti prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali.