Asolo Prosecco, il cru di collina

di redazione

Brilla la più piccola delle denominazioni dell’universo Prosecco, che rinsalda il suo legame con il territorio di produzione.

L’Asolo Prosecco cresce nei numeri e punta ad affermarsi come cru delle bollicine venete. A sancire questo percorso un nuovo logo, che esprime il legame che esiste tra Prosecco e colline asolane, ribadito da un’indagine Bva Doxa.

Condotta sui consumatori italiani di vini frizzanti e spumanti, la ricerca rivela come il nome Asolo sia conosciuto dal 74% degli intervistati e che il 26% di loro ha già visitato la cittadina. Che il connubio tra Asolo e Prosecco sia inscindibile lo attesta anche il fatto che ben il 32% dei consumatori non sarebbe più disposto a considerare la denominazione tra le scelte d’acquisto se al nome Asolo non si accompagnasse quello di Prosecco, mentre solo il 22% lo berrebbe ugualmente. Al contrario, ben l’84% del campione è disponibile a bere un vino che si chiami Asolo Prosecco.

Al Consorzio invece il compito ufficializzare la crescita della produzione, che dopo aver superato i 17 milioni di bottiglie nel 2019 ha messo a segno un’ulteriore crescita, a doppia cifra, nel primo quadrimestre 2020 (+22% rispetto ad aprile dell’anno scorso). Per sostenere questo slancio e rafforzare il legame evidenziato il Consorzio si è dotato di un nuovo marchio, nel quale sono rappresentate la Rocca, da sempre simbolo del borgo veneto, e i profili delle colline su cui nasce il Prosecco, mentre i colori riprendono quelli dorati del vino e delle facciate delle antiche dimore del centro storico di Asolo.

I dati della ricerca – spiega Ugo Zamperoni, Presidente del Consorzio Asolo Prosecco – confermano che accostare la parola Prosecco al nome di Asolo rafforza l’identità territoriale della denominazione, già fortemente radicata. L’Asolo Prosecco infatti è piena espressione del territorio, è cultura, è storia. In quest’ottica abbiamo creato anche un nuovo payoff, È tutta un’altra Storia, che mira a sottolineare il legame delle bollicine con la città che dona loro il nome e con il suo inestimabile valore culturale”.

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