Il Consorzio Friuli chiede lo stoccaggio per il Pinot Grigio

di redazione

Per salvaguardare il prezzo del suo prodotto di punta l’ente friulano invita la Regione a ridurne i quantitativi in circolazione.

Il blocco totale del canale Horeca, la crescita della produzione in altri areali italiani e l’approssimarsi della nuova vendemmia, hanno spinto il Consorzio Doc Friuli a sollecitare la richiesta di stoccaggio per il Pinot Grigio coltivato sul territorio regionale. Una decisione importante, che il Consorzio si augura sia di esempio, soprattutto per le Igt italiane, che devono avviarsi verso un contenimento della loro produzione.

Non potendo agire direttamente – spiega il presidente Giuseppe Crovato -, poiché l’iter del riconoscimento consortile non si è ancora completato, solleciteremo le Associazioni di categoria e la Regione a consentire una produzione di 140 quintali per ettaro di uva, come da Disciplinare, destinandone però 10 allo stoccaggio. Un intervento che consentirà, qualora le condizioni di mercato migliorino, di sbloccare successivamente la produzione di vino mantenendo, nel contempo, un certo calmiere sul prezzo”.

Siamo giunti a questa conclusione dopo aver valutato che le misure sulla distillazione non saranno attuate. Confidiamo pure che si avvii, appena possibile, una nuova campagna promozionale per affermare sui mercati la grande qualità espressa dal Pinot grigio del Friuli Venezia Giulia», ha concluso Crovato.

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