Alla presenza di istituzioni e rappresentanti di categoria è stato firmato il documento di rilancio del Made in Italy nel mondo.
Firmato alla Farnesina il patto per l’export, che contiene le misure stanziate dal governo per rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese, da perseguire soprattutto tramite un’azione promozionale di ampio respiro. 1,4 miliardi di euro che, secondo Luigi di Maio, serviranno a riaprire il cantiere del made in Italy nel mondo.
“Il Patto per il Made in Italy – ha dichiarato il ministro degli esteri – prevede una nuova strategia per l’internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, che si regge su sei pilastri” il più importante dei quali è la comunicazione, cruciale per un attività di re-branding nazionale. Le altre linee di azione saranno la formazione e l’informazione, l’e-commerce, il sistema fieristico, la promozione integrata, la finanza agevolata.
“Con questo patto e con le risorse a disposizione dobbiamo rilanciare le nostre esportazioni. Noi ci crediamo. Siamo l’Italia e oggi abbiamo uno strumento più forte per mandare un messaggio chiaro al mondo: l’Italia fa bene. Fin dalle prime ore dello scoppio della pandemia ho ribadito come fosse necessario tutelare la nostra reputazione e tornare poi a promuovere la qualità, la sicurezza, l’affidabilità del made in Italy” ha aggiunto il ministro Teresa Bellanova. “Abbiamo una storia e una tradizione che parlano da sole e che è nostro compito proiettare nel futuro. Sono convinta – ha concluso il ministro – che i nostri fondamentali, la nostra attrattività, la capacità delle nostre imprese ci rendano capaci di fronteggiare il nuovo scenario. Siamo l’Italia e con questo Patto abbiamo uno strumento più forte per mandare un messaggio al mondo: l’Italia fa bene“.