Nel Post lockdown +20% di bollicine stappate

di redazione

La voglia di ripartire spinge in l’alto il consumo degli spumanti da parte degli italiani, che attendono ora il taglio dell’iva sui prodotti agroalimentari.

Aumentano del 20% le vendite di vino spumante dopo il lockdown, simbolo dei festeggiamenti per la ritrovata libertà. A sostenerlo un’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Ismea riferiti alla settimana 11-17 maggio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il boom degli acquisti di spumante è la punta dell’iceberg della voglia degli italiani di tornare gradualmente alla normalità recuperando i piaceri della tavola ma restando però – sottolinea la Coldiretti – al sicuro tra le mura domestiche. Il risultato è un aumento degli acquisti casalinghi di prodotti alimentari che su base annua è stimato pari al 6%. Una crescita che non compensa però il crollo del 66% a maggio, secondo Confcommercio, del fatturato in alberghi, bar e ristoranti. In alcuni settori come quello vitivinicolo la ristorazione – precisa l’associazione – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione con oltre la metà del fatturato
Per questo Coldiretti torna a invocare il taglio dell’Iva sui prodotti agroalimentari, utile a suo avviso a spingere i consumi, con effetti positivi sui redditi delle famiglie più bisognose e sulla produzione Made in Italy “La spesa alimentare – conclude la nota – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un elemento importante per la ripresa dell’economia”.