Nasce la Fondazione SOStain Sicilia

di redazione

Il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia e Assovini Sicilia insieme per promuovere lo sviluppo sostenibile e condiviso della viticoltura regionale.

Con la nascita della Fondazione SOStain Sicilia, la viticoltura isolana compie un importante passo in avanti sulla strada della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Voluta dal Consorzio Doc Sicilia e da Assovini Sicilia, la neonata fondazione vuole incentivare uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, socialmente equo ed economicamente efficace, nonché di creare un marchio che testimoni questo impegno e sostenga la promozione della Sicilia come modello green.

Nel rivolgersi a tutte le aziende vitivinicole siciliane, siano esse produttrici di vino biologico, biodinamico, naturale, convenzionale, SOStain propone un sistema virtuoso, che si esplicita in un apposito Disciplinare cui i produttori devono attenersi per ottenere l’apposito marchio da apporre sulle bottiglie. Le pratiche che saranno prese in esame vanno dalla misurazione dei consumi di acqua e dell’impronta carbonica, al controllo del peso della bottiglia, dalla salvaguardia della biodiversità floro-faunistica alla valorizzazione del capitale territoriale, dal risparmio energetico alla salute degli agricoltori e dei consumatori.

La fondazione si metterà all’ascolto delle esigenze delle aziende coinvolte tramite un Comitato Scientifico indipendente composto da 5 esperti, che ha il compito di sostenerle rispondendo ai loro fabbisogni in materia di ricerca e innovazione. Questi ultimi saranno rilevati da un comitato tecnico rappresentativo della filiera vitivinicola regionale, che agirà alla stregua di un tavolo di confronto costante tra vignaioli e comunità scientifica.

Il futuro non può più prescindere da una gestione sostenibile dei territori – racconta Alberto Tasca, presidente della Fondazione – per la quale servono regole chiare ed una ricerca strutturata per l’implementazione delle soluzioni migliori. Per questo sono entusiasta per la nascita della Fondazione SOStain Sicilia, che ha come missione il coordinamento della ricerca ed il continuo sviluppo del protocollo SOStain per la gestione sostenibile delle aziende vitivinicole siciliane tese ad un miglioramento continuo. Con questo approccio ci occuperemo non solo di agricoltura ma di gestione aziendale a tutto tondo. Ciò che sta infatti avvenendo in Sicilia – chiosa Tasca -, ormai da diversi anni, la si può definire una vera e propria rivoluzione culturale: abbiamo imparato a lavorare facendo sistema, a sostituire “l’io” con il “noi” lavorando sul bene comune come moltiplicatore del benessere collettivo”.

Alle sue parole fa eco il Presidente del Consorzio Doc Sicilia, Antonio Rallo: “Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto perché la sostenibilità è uno dei punti di forza naturalmente insito nel vino siciliano. La Sicilia ha il vigneto biologico più grande d’Italia, più del 75% della superficie vitata viene coltivata secondo le pratiche di lotta integrata, un’enorme ricchezza varietale, un clima naturalmente vocato alla sostenibilità della produzione. La Fondazione SOStain Sicilia – continua Rallo – è stata creata proprio con lo scopo di valorizzare questo patrimonio naturale, incentivando e indirizzando le cantine a intraprendere dinamiche produttive basate sulla misurazione e sulla riduzione degli impatti. È certamente un percorso impegnativo ma ormai importantissimo per il futuro del nostro territorio ed ispirazione per le prossime generazioni”.

Anche Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia, l’associazione che riunisce 91 aziende vitivinicole siciliane, si unisce alle parole di Rallo ed esprime la sua piena soddisfazione: “Assovini è orgogliosa ed entusiasta per la nascita della Fondazione SOStain Sicilia. Siamo certi che lo strumento della Fondazione sia quello più adatto a sviluppare una solida progettualità collettiva e di lungo periodo, indipendente dagli orientamenti strategici dei singoli: non poteva esserci modo migliore e più significativo per concludere il mandato di questo Consiglio di Amministrazione. Il futuro del vino siciliano – conclude Planeta – non può che puntare alla sostenibilità quanto alla crescita: noi desideriamo che sia autentico modello per la Sicilia intera”.

Il consiglio direttivo della Fondazione è composto da 5 produttori che ben rappresentano il variegato mondo del vino siciliano: le cooperative saranno rappresentate da Giuseppe Bursi, le grandi aziende da Letizia Russo, le piccole aziende con orientamento verso un’agricoltura naturale e biodinamica da Arianna Occhipinti, e le aziende di famiglia da Tasca d’Almerita e Planeta. Presidente del Consiglio direttivo, nominato all’unanimità dai due consigli di amministrazione, è Alberto Tasca d’Almerita, appassionato al tema e da molti anni impegnato nello sviluppo di un modello di gestione sostenibile per il settore vitivinicolo siciliano.

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