Cia: le Donne in Campo lanciano il ‘Patto per il Green Deal’

di redazione

L’Associazione insiste sulla centralità dell’agricoltura e sul ruolo delle donne, abili mediatrici tra necessità di profitto e sostenibilità produttiva.

Le oltre 200.000 imprenditrici agricole italiane vogliono essere in prima linea nella messa in atto della transizione verde annunciata dall’Europa. A farsi portavoce di questa istanza è Donne in Campo, l’associazione femminile di Cia – Agricoltori Italiani, che ha lanciato un vero e proprio ‘Patto per il Green Deal’.

Come donne dell’agricoltura, ci candidiamo a ricucire gli strappi tra la sostenibilità economica e quella ambientale e sociale – ha detto la presidente di Donne in Campo, Pina Terenziovvero i tre pilastri dello sviluppo sostenibile dettati dall’Onu, sui quali ora non c’è sempre raccordo o connessione”. Perché questo sia possibile “bisogna rendere protagonista il settore agricolo ma soprattutto, da qui al 2030, è necessario che questo passaggio venga accompagnato da due azioni: un grosso impegno in innovazione e ricerca e in risorse nella futura Pac. A questo scopo – conclude Terenzi – chiediamo ai Ministeri coinvolti di garantire al settore primario tutto l’appoggio e il sostegno possibile”.

Un appello raccolto dalla ministra Teresa BellanovaAccolgo il vostro appello. Se non ci può essere futuro verde senza la centralità dell’agricoltura, non ci può essere centralità dell’agricoltura senza le donne”. Il ministro ha poi sottolineato come si debba “rimettere al centro il ruolo stesso degli agricoltori come custodi del patrimonio di biodiversità, per contrastare lo spopolamento delle aree interne e il dissesto idrogeologico e soprattutto come produttori di un bene comune e strategico, che è il cibo”.

Tutti temi che Cia-Agricoltori Italiani ha già rilanciato con il progetto ‘Il Paese che Vogliamo’. “L’emergenza ha rimesso in discussione tutti i modelli di crescita – ha sottolineato il presidente nazionale Dino Scanavino, chiudendo i lavori dell’Assemblea di Donne in Campo – riaffermando la funzione strategica dell’agricoltura e il valore sociale delle zone rurali d’Italia. Adesso ripartiamo da qui per costruire un nuovo piano di sviluppo del territorio nazionale, frenando il fenomeno dell’abbandono delle aree interne, lavorando da subito all’appuntamento del Green Deal europeo con investimenti in innovazione e sostenibilità ambientale”.