Le 409 Denominazioni d’Origine e 118 Indicazioni geografiche si raccontano nell’annuale report dedicato alla qualità enologica italiana.
Ottemperando la sua mission, Federdoc – Confederazione Nazionale dei Consorzi Volontari per la tutela delle Denominazioni dei Vini Italiani mette a disposizione del pubblico uno strumento utile a comprendere l’universo dei vini di qualità prodotti lungo l’intera penisola.
Il documento si apre con la spiegazione di alcuni dei più importanti concetti legati al vino italiano, quali ad esempio ‘piramide della qualità, per poi illustrare gli elementi costitutivi dell’etichetta, considerata alla stregua di una vera e propria carta d’identità del vino.
Dopo queste nozioni generali si passa in rassegna tutte le Denominazioni italiane, raggruppate secondo un principio geografico. Per ciascun disciplinare sono offerte sintetiche informazioni, quali nome della Denominazione, tipologie ammesse (bianco, rosso, rosato, spumante) e principali vitigni ammessi. A corredo del tutto delle mappe organizzate su base regionale, dove sono riportati i confini delle varie Denominazioni di Origine.
Dal documento emergono inoltre interessanti curiosità circa le 76 Docg, 333 Doc e 118 Igt italiane: tra le 15 regioni italiane che annoverano tra i loro confini una Docg, il Piemonte è ad esempio quella con che ne vanta il maggior numero (17), seguita da Veneto (14) e Toscana (11). Sempre il Piemonte presenta il maggior numero di Doc (42), seguito questa volta da Toscana (41) e Veneto (29), a sua volta tallonato da Puglia (28), Lazio (27) e Sicilia (23). Al contrario la regione piemontese non vanta nessuna Igt, categoria per la quale invece si distinguono Lombardia e Sardegna, entrambe a quota 15, Calabria (10), Emilia-Romagna e Campania, ferme a 9.
La parte finale del documento è infine dedicata alla tracciabilità, argomento sul quale Federdoc si è più volte spesa in quanto strettamente correlato alla valorizzazione, anche economica, delle Denominazioni d’Origine, oltreché indispensabile processo a tutela del consumatore.