Il ministro Teresa Bellanova ha espresso tutta la sua soddisfazione per il decreto che definisce uno degli elementi più significativi del patrimonio enoico nazionale.
Il ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova ha firmato, di concerto con il ministro dei beni culturali Dario Franceschini e il ministro dell’ambiente Sergio Costa, il Decreto che disciplina i vigneti eroici e storici italiani, rendendo così concreto un passaggio a lungo atteso dai tanti soggetti interessati al riconoscimento di questo peculiare aspetto della viticoltura italiana.
Specificando il dettato dell’art. 7 del Testo Unico del Vino, il decreto in esame definisce innanzitutto le due categorie, indicando come eroici quei vigneti che “ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico, o situati in aree dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione, in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale, nonché i vigneti situati nelle piccole isole“. Sono invece da considerarsi storici “quei vigneti la cui presenza, segnalata in una determinata superficie/particella, è antecedente il 1960“. Vigneti la cui coltivazione è caratterizzata dall’impiego di pratiche e tecniche tradizionali “legate agli ambienti fisici e climatici locali, che mostrano forti legami con i sistemi sociali ed economici“.
Oltre a tale definizione, il decreto individua inoltre i criteri utili a individuare le due tipologie di vigneti. Ad esempio, fatte salve le aree già individuate dai piani paesaggistici regionali, quelli eroici devono possedere almeno un requisito tra: pendenza del terreno superiore al 30%; altitudine media superiore a 500 metri sopra il livello del mare, a esclusione di quelli situati su un altopiano; sistemazione degli impianti su terrazze e gradoni; viticoltura delle piccole isole.
Per quanto riguarda invece i vigneti storici, essi sono individuati o dall’utilizzo di forme di coltivazione tradizionali legate al luogo di produzione o dalla presenza di “sistemazioni idrauliche-agrarie storiche o di particolare pregio paesaggistico“. Sono altresì considerati storici i vigneti dei paesaggi iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, purché la viticoltura costituisca la ragione dell’iscrizione e il vigneto sia la ragione principale che ne ha giustificato l’inserimento. Sono inoltre tali quelli che afferiscono a territori che hanno ottenuto il riconoscimento di eccezionale valore universale dall’Unesco, laddove il criterio di iscrizione nella lista è dovuto esclusivamente o in modo complementare alla viticoltura, oppure quelli che ricadono in aree tutelate dalle leggi regionali o individuate dai piani paesaggistici per la tutela di specifici territori vitivinicoli.
“Da oggi finalmente possiamo contare su una legge che individua, sostiene e valorizza queste particolari e delicate categorie di vigneto e dunque i vignaioli e tutti coloro che ritenendolo un patrimonio di straordinaria importanza sotto il profilo storico, ambientale, produttivo, culturale, economico, lavorano per tutelarlo, preservarlo, consegnarlo alle muove generazioni – dichiara la Ministra Teresa Bellanova -. Questi cultori del nostro patrimonio ambientale, questi produttori potranno contare anche su specifiche risorse e mettere in campo interventi finalizzati alla valorizzazione e promozione delle produzioni da viticoltura eroica o storica anche attraverso l’utilizzo di un marchio nazionale, che definiremo con un successivo provvedimento. Soprattutto – continua il ministro – anche con questo Decreto ribadiamo la rilevanza e l’eccellenza di un settore che rappresenta uno straordinario patrimonio di biodiversità e che, nei secoli, ha costruito e caratterizzato in modo evidentissimo il paesaggio italiano. Saperi e competenze che vogliamo sostenere con determinazione – conclude la Bellanova – tributando a questi vignaioli il nostro grazie per il lavoro e lo sforzo quotidiani a difesa dei loro vigneti e di una storia che è patrimonio di tutti“.