Dall’incontro tra Manlio Di Stefano e Riccardo Ricci Curbastro nasce un patto per la definizione comune di una politica di rilancio del vino italiano.
All’indomani della presentazione del Patto per l’Export, Federdoc aveva sottolineato l’importanza di un confronto con il Governo, utile atto a definire il futuro ruolo dei Consorzi. La risposta dell’esecutivo si è concretizzata in un incontro tra il sottosegretario agli esteri Manlio di Stefano e Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc. Dopo un primo scambio di opinioni nel corso di un webinar organizzato da Qualivita, i due si sono così confrontati sulle strategie utili a favorire una ripartenza del vino italiano che non può prescindere dai consorzi di tutela, attori centrali della filiera.
“Pur riconoscendo l’impegno del nostro Governo – spiega Riccardo Ricci Curbastro – e valutando in modo estremamente positivo molti degli obiettivi del progetto, avevamo ritenuto necessario ricordare come diversi degli elementi cardine del piano dovessero a nostro giudizio prevedere il coinvolgimento di realtà, come appunto Federdoc, che già da anni operano in prima linea su temi quali la promozione e l’internazionalizzazione”.
Nel felicitarsi di aver trovato un interlocutore attento e sensibile alla realtà e al ruolo dei Consorzi, il presidente ha giudicato l’incontro “propedeutico a un’attività sinergica, indispensabile per la ripresa di un settore in evidente sofferenza. Temi come cultura del vino, promozione dei territori e protezione delle nostre Indicazioni Geografiche – conclude Ricci Curbastro – sono stati affrontati con la promessa di un prossimo incontro che renda possibile approfondire il discorso e, soprattutto, definire una strategia vincente per la rinascita del patrimonio vitivinicolo del nostro Paese”.