Mentre cresce sui mercati internazionali, la cooperativa veneta progetta il futuro post-covid, concentrandosi sul benessere del territorio.
Guidate da un nuovo piano strategico votato all’internazionalizzazione, le Cantine Riondo chiudono il bilancio 2019 con un valore delle vendite pari a 44,5 milioni di euro e 21 milioni di litri di vino confezionati. Con una crescita rispetto al 2018 pari al +7%, un Ebitda pari a 3,5 milioni di euro (+15%) e un utile netto pari a 1,2 milioni (+65%), l’anno appena trascorso è stato senza dubbio importante per la controllata di Collis Veneto Wine Group, che oggi vanta una quota export pari al 63%.
Ora l’azienda si trova a fronteggiare il dopo-emergenza. “Per tutto il comparto vitivinicolo è un momento di grande incertezza in cui è difficile immaginare il future – evidenzia il presidente Claudio Tamellini – ma la determinazione e la proattività dell’azienda, cresciuta in poco tempo fino ad arrivare ad un fatturato di 44 milioni di euro, ci guideranno verso la ripresa e verso nuove opportunità di business. Il futuro non lo stiamo solo immaginando, sono allo studio nuovi progetti per raccontare il grande mondo della cooperazione, il sostegno ai piccoli produttori per disincentivare l’abbandono della terra, l’importanza della filiera, l’efficacia di un’organizzazione commerciale dedicata”.