In Europa è a rischio la biodiversità

di redazione

Secondo la Corte dei conti europea le politiche comunitarie si sono rivelate insufficienti a tutelare la biodiversità continentale.

La Politica Agricola Comune non è stata efficace nell’invertire il declino della biodiversità generato dai sistemi agricoli intensivi. Questo l’impietoso giudizio di una recente relazione della Corte dei conti europea, che evidenzia carenze nella strategia sulla biodiversità e nel suo coordinamento con la PAC. Critiche anche per l’ampio ricorso a misure di basso impatto fatto da Commissione e stati membri.

La Corte ricorda come la Commissione, consapevole della riduzione di specie animali e dei loro habitat, lanciò nel 2011 una strategia per apportare in dieci anni un “miglioramento misurabile” del loro stato di conservazione. Chiamata a giudicare i risultati raggiunti, la Corte ha però affermato che “L’azione della PAC non è stata finora sufficiente a contrastare il declino della biodiversità nei terreni agricoli, grave minaccia sia per l’agricoltura che per l’ambiente. La proposta per la PAC post-2020 e la strategia sulla biodiversità fino al 2030 mirano a rendere la PAC più reattiva di fronte a sfide quali la perdita di biodiversità, i cambiamenti climatici o il rinnovo generazionale”.

Nel rilevare una certa difficoltà di misurazione dei risultati, la Corte evidenzia lo scarso coordinamento tra le politiche e le strategie dell’UE riguardanti la biodiversità. Nel criticare la scelta al ribasso che Commissione e Stati membri hanno compiuto in fase di elaborazione delle misure utili, la Corte sottolinea come i programmi di sviluppo rurale presentano maggiori potenzialità ai fini della biodiversità, in particolare quelli che sostengono le pratiche agricole rispettose dell’ambiente che vanno al di là degli obblighi imposti dalla normativa al riguardo.

La Corte raccomanda infine alla Commissione di coordinare meglio la strategia sulla biodiversità fino al 2030, potenziare il contributo dei pagamenti diretti e dello sviluppo rurale alla biodiversità nei terreni agricoli, consentire una più precisa tracciabilità delle spese finanziate ed elaborare indicatori affidabili per valutare l’impatto della PAC.