Nessuna riserva vendemmiale per Barolo e Barbaresco

di redazione

I produttori delle due denominazioni ribaltano la proposta del CdA consortile, confermando la piena produzione anche per la prossima vendemmia.

Contrariamente a quanto proposto dal CdA del Consorzio, i produttori di Barolo e Barbaresco hanno deciso di non adottare alcuna misura contenitiva della produzione in riferimento all’imminente vendemmia.

Nel tentativo di regolare l’offerta di vino in circolazione, a inizio giugno il Consiglio di amministrazione si era espresso a favore di una riserva vendemmiale del 10% per il Barolo e Barbaresco. Una posizione questa smentita però da due assemblee segnate, specialmente nel caso del Barbaresco, da una grande incertezza. Per la denominazione allevata all’ombra della torre sono stati infatti solamente quattro i voti di scarto tra contrari (84) e favorevoli (80) alla proposta. Più marcata invece la differenza tra i barolisti, dove sono stati 163 i voti oppositivi, su un totale di 233 espressi.

Numericamente le due misure avrebbero interessato circa 450mila bottiglie di Barbaresco e 1,4 milioni di Barolo, che sarebbero rimaste in cantina rispettivamente per tre e quattro anni, in attesa di comprendere le future dinamiche di mercato.

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