Anche il Consorzio Vini d’Abruzzo interviene sulla vendemmia

di redazione

L’assemblea dei soci approva il blocage e la riduzione rese per salvaguardare uno dei tasselli dell’economia regionale.

Anche il Consorzio vini d’Abruzzo vara un pacchetto di misure volto a superare eventuali squilibri congiunturali per affrontare nel migliore dei modi la prossima vendemmia. La proposta come approvata dai soci del Consorzio sarà inviata alla Regione Abruzzo che, sentite le organizzazioni sindacali e professionali, dovrà emanare il relativo provvedimento entro il 31 luglio.

In particolare, è stata richiesta la riduzione a 119 qli/ha della resa (-15%) per le denominazioni Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo per la vendemmia 2020, al fine di evitare pericolosi surplus che inciderebbero in maniera negativa sui prezzi. I soci hanno concordato poi sullo stoccaggio di 21 hl/ha (pari a 30 q.li/ha di uva) per le Doc Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo e di 35,2 hl/ha per il Pecorino Terre di Chieti e Colline Pescaresi Igt. Il blocage prevede la regolazione dell’offerta attraverso una riduzione temporanea del prodotto da immettere sul mercato, in modo da non comprometterne le quotazioni. Gli ettari interessati in tutte le aree viticole abruzzesi sono circa 18 mila.

Le misure che abbiamo presentato ieri agli associati – spiega il Presidente del Consorzio, Valentino Di Camplisono frutto di un’attenta analisi dell’attuale andamento delle Denominazioni tutelate e dei possibili scenari dei prossimi anni nel mondo del vino, a seguito di una pandemia straordinaria, come quella del Covid-19, i cui effetti sono ancora difficili da prevedere. Sono misure volte a consolidare il valore delle nostre Denominazioni ed il loro posizionamento sul mercato, a beneficio dei produttori e di tutto il territorio regionale”.

In questo momento così delicato per l’economia mondiale vogliamo dunque introdurre sistemi di regolamentazione del mercato finora mai attuati” continua Di Campli che poi conclude riportando l’attenzione sul ruolo strategico della viticoltura abruzzese definita come “un tassello fondamentale dell’economia regionale e sinonimo di prodotti che sono portabandiera del made in Italy nel mondo; la situazione è molto difficile e il Consorzio vuole supportare la filiera salvaguardando il valore del grande lavoro delle nostre aziende agricole”.

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