La CE riconosce la Doc ‘Delle Venezie’

di redazione

Con l’iscrizione nel registro E-Bacchus la denominazione italiana entra nel novero delle menzioni protette dalla Comunità europea.

Dopo il riconoscimento della Doc a livello nazionale, per la Doc ‘Delle Venezie’ adesso arriva anche la protezione della denominazione da Bruxelles. Al termine di un lungo iter di verifica, la Commissione Europea ha infatti iscritto il Pinot grigio “Delle Venezie” nel registro E-Bacchus, la banca dati delle indicazioni geografiche e delle menzioni protette dalla Comunità. A darne comunicazione ufficiale l’assessore regionale all’agricoltura del Veneto, Giuseppe Pan, e il presidente del Consorzio, Albino Armani.

Questo è un traguardo che tagliamo con soddisfazione e un punto fermo su cui costruire il futuro della Doc delle Venezie – sottolinea Giuseppe Pan -. È stato un iter lungo e non semplice, durato oltre tre anni e che ha coinvolto Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Friuli-Venezia Giulia. La collaborazione tra questi soggetti ha permesso di mettere da parte gli interessi dei singoli, per trovare un denominatore comune che portasse alla valorizzazione del Pinot grigio, e la sua messa in sicurezza in tutta Europa. Oggi possiamo parlare della più grande doc italiana, con 27.000 ettari, di cui oltre la metà in Veneto, coltivati da 10 mila viticoltori ed una produzione di 250 milioni di bottiglie, vale a dire l’85 per cento della produzione italiana di Pinot”.

Gli fa eco il presidente Armani, secondo il quale “Nel 2014 è iniziata una sfida identitaria che ha portato prima alla nascita nel nostro Consorzio, nel 2017, e oggi all’iscrizione nel registro europeo della nostra DOC Pinot grigio delle Venezie. Certamente si tratta di un evento di portata storica, meta di un percorso che è stato intrapreso con coscienza da tutti protagonisti della scena vinicola di Friuli Venezia Giulia, Trentino e Veneto, che hanno saputo accantonare campanilismi e fare squadra, in direzione di un concetto più ampio di tutela e promozione e a beneficio di un patrimonio comune, il Pinot grigio del Nordest (85% del pinot grigio Italiano e 43% di quello mondiale)”.

Soddisfazione anche nelle parole di Denis Giorgiutti, direttore di Triveneta certificazioniNon possiamo che essere soddisfatti di questo riconoscimento, che rappresenta un ulteriore passo in avanti per la valorizzazione della denominazione, per la quale Triveneta si impegna ogni giorno. La vocazione estera del Pinot Grigio ‘Delle Venezie’, del quale nel 2019 abbiamo autorizzato l’imbottigliamento di oltre 200 milioni di pezzi, avrà da oggi in poi un ulteriore strumento di tutela sui tavoli internazionali”.

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