C’è una nuova Docg in Piemonte

di redazione

Con il ‘Terre Alfieri’ diventano quattro le Denominazioni di Origine Controllata e Garantita tutelate dal Consorzio di Costigliole d’Asti.

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del relativo disciplinare, diventa ufficiale il riconoscimento del Terre Alfieri Docg, vino prodotto a cavallo delle province di Asti e Cuneo che prevede al suo interno le tipologie Arneis e Nebbiolo. Viva è la soddisfazione espressa dal Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato, che vede crescere a quattro il novero delle Docg tutelate.

Ci auguriamo – commenta Filippo Mobrici, presidente del Consorzio – che il Terre Alfieri possa avere lo stesso successo delle altre nostre denominazioni a origine controllata e garantita come Barbera d’Asti, Nizza e Ruchè di Castagnole Monferrato. Un plauso particolare lo meritano i produttori, determinati a raggiungere questo obiettivo. Ma si tratta di un punto di partenza, ora è necessario lavorare per fare in modo di supportare concretamente il valore di una Docg”.

Il Terre Alfieri è coltivabile in undici comuni, dei quali sette in provincia di Asti e quattro in provincia di Cuneo. Il suo disciplinare prevede due differenti tipologie, Arneis e Nebbiolo, entrambe caratterizzate da possibili evoluzioni. Nel primo caso, il vino può fregiarsi della categoria Superiore al termine di sei mesi di invecchiamento. Nel secondo, invece, il Terre Alfieri può acquisire la menzione di Superiore (con 12 mesi di invecchiamento, dei quali almeno 6 in botte di legno) o Riserva (con 24 mesi di invecchiamento, dei quali almeno 12 in botte di legno).