FEE e Confagricoltura premiano quarantasei borghi dove è massima l’attenzione per la sostenibilità ambientale e agricola.
Cresce il numero di Spighe Verdi assegnate da FEE – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura ai paesi italiani distintisi per sostenibilità ambientale, qualità della vita e produzioni agricole. I 46 borghi insigniti del riconoscimento confermano una crescente sensibilità verso lo sviluppo green del territorio.
“Questa è una crescita – commenta Claudio Mazza, presidente FEE Italia – che evidenzia la sempre maggiore attenzione che i Comuni rurali pongono alla gestione del territorio in chiave sostenibile. La fedeltà alla propria identità locale, alla propria ruralità, insieme alla capacità di innovarsi e guardare al futuro, rappresenta senza dubbio un punto di forza dei Comuni Spighe Verdi“.
A guidare la classifica delle regioni virtuose ci sono le Marche e la Toscana, entrambe con 6 Spighe Verdi, seguite da Lazio, Campania, Piemonte e Puglia, ferme a quota 5. Otto le località che per la prima volta hanno ricevuto il premio (Bisceglie, Monforte d’Alba, Rivodutri, Roccagorga, S.Maria del Cedro, S.Alessio con Vialone, Sellia, Todi), a fronte delle quali ce ne sono quattro che invece lo perdono.
Nella formazione del giudizio finale, particolare attenzione è data agli indicatori agricoli, tema sul quale FEE Italia e Confagricoltura collaborano tramite il progetto EcoCloud, al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati.
“Mi inorgoglisce che, attraverso questo programma, venga anche certificato il valore del lavoro degli agricoltori – spiega Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – Sono loro che, attraverso le loro attività innovative e sempre più attente alla sostenibilità, la cura e presidio del territorio, hanno contribuito nel corso degli anni ad assicurare una corretta gestione ambientale, riuscendo a conservare e valorizzare questi territori come attrazione turistica, culturale ed enogastronomica“.