Export di vino in calo nel 2020

di redazione

Il coronavirus incide sui flussi commerciali verso l’estero, dimezzatisi in Cina e in attesa dei tanto temuti dazi americani.

La Coldiretti segnala che le vendite internazionali di vino italiano sono calate del 4% nei primi cinque mesi del 2020, a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza coronavirus. Un dato questo che non ha precedenti negli ultimi 30 anni e che rischia di vanificare lo storico record di vendite del 2019, quando le esportazioni nazionali raggiunsero 6,4 miliardi di euro.

Tra i principali mercati, il crollo più evidente è avvenuto in Cina, che ha ridotto le sue esportazioni del 44%, seguita dal Regno Unito, fermo a -12%. Sostanzialmente stabile (-1%) l’export verso la Germania e gli Stati Uniti, che da soli valgono 1,5 miliardi di euro, e verso i quali rimane alta l’attenzione in virtù dell’imminente aggiornamento della lista dei prodotti europei sottoposti a dazi.

Gli Stati Uniti – spiega la Coldiretti – sono il principale consumatore mondiale di vino e l’Italia è il loro primo fornitore con gli americani che apprezzano tra l’altro il Prosecco, il Pinot grigio, il Lambrusco e il Chianti che a differenza dei vini francesi erano scampati alla prima black list scattata ad ottobre 2019. Se entrassero in vigore dazi del 100% ad valorem sul vino italiano una bottiglia di Prosecco venduta in media oggi al dettaglio in Usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitività”.