Ancora grandine sul vigneto Italia

di redazione

Una nuova ondata di maltempo si è abbattuta sul vino italiano, che assieme alle altre produzioni agricole sconta una perdita di 14 miliardi di euro nell’ultimo decennio.

Non c’è pace per il settore agricolo italiano, che negli ultimi 10 anni ha subito perdite pari a 14 miliardi di euro a causa di eventi climatici avversi. A sostenerlo è la Coldiretti, proprio nel momento in cui una nuova ondata di maltempo ha causato ingenti perdite alle produzioni viticole di tutto il nord Italia. Nel frattempo il Consorzio Valpolicella ha quantificato in 6 milioni di euro il danno alle uve colpite dalla grandine la scorsa settimana.

Secondo i dati dell’ ESWD – European Severe Weather Database, nel mese di agosto sono stati quasi dieci i fenomeni avversi quotidiani verificatisi lungo l’intera penisola. Come sempre a fare paura è la grandine, considerando che in molti casi nemmeno le consuete reti stese a protezione delle viti sono riuscite a contenere i danni.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici – precisa la Coldirettianche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti nella sua nota – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

È di ieri la notizia che l’ennesima ondata di maltempo si è abbattuta nel nord Italia, colpendo tra le altre le produzioni lombarde, venete e trentine. Questa volta a subire l’inclemenza del tempo è stata la regione del mantovano e le colline di Asolo, dove alla grandine si sono uniti forti venti, trasformatisi nel primo caso in una vera e propria tromba d’aria.

Dal canto suo il Consorzio Valpolicella ha reso noto che i danni provocati dal maltempo di domenica scorsa ammontano a 6 milioni di euro in valore delle uve, che si traducono in circa 20 milioni di euro di prodotto imbottigliato persoSi tratta di danni molto pesanti, ma limitati come già abbiamo riferito in prima battuta – sottolinea Christian Marchesini, presidente del Consorzio – Le zone interessate dalle perdite sono il 4-5 %, cioè 400 ettari dell’intera denominazione che conta 8.300 ettari. Per questa percentuale i danni sono molto importanti e non più recuperabili e insistono nei territori già colpiti dai fortunali da giugno in poi. Oggi comunque la qualità delle uve, ovviamente quelle non colpite dal nubifragio, è buona – conclude Marchesini -. Però l’annata ce la giochiamo nei prossimi 15 giorni. Bisognerà vedere come si comporta il meteo”.

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