La salute del vigneto Bio in Franciacorta

di redazione

Una ricerca promossa dal Consorzio di tutela conferma la correlazione tra pratiche biologiche e biodiversità nel vigneto.

Ormai oggetto di attenzioni al limite dello speculativo, la biodiversità rimane comunque oggetto di approfondite analisi che, nel caso del recente studio presentato dal Consorzio Franciacorta, mirano a comprendere il rapporto tra gestione del vigneto e fauna che lo abita.

Iniziata nel 2014 la ricerca, realizzata con la collaborazione di SataStudio Agronomico e le Università di Milano e Brescia, ha interessato 100 vigneti, dove sono stati identificati 19 gruppi di artropodi presenti nelle diverse aree coltivate a vite della Franciacorta. Lo studio ha inoltre rilevato una stretta correlazione che i valori di sostanza organica, umidità, temperatura, pH del suolo, nonché il regime di gestione biologica, hanno con lo sviluppo di questi piccoli organismi. I livelli maggiori di diversità degli antropodi sono stati infatti riscontrati a fronte di periodi più prolungati di adozione della gestione biologica del vigneto.

Tra i diversi organismi che vivono nel suolo, hanno asserito gli esperti, gli artropodi rappresentano una componente importante della biodiversità e rappresentano dei buoni indicatori di qualità, essendo sensibili alle condizioni chimico-fisiche del terreno e alle pratiche di gestione svolte dall’uomo. La crescita delle superfici coltivate secondo il metodo biologico in Franciacorta, oggi pari a due terzi della superficie vitata, è frutto di un incremento della sensibilità delle singole aziende, ed il Consorzio ha contribuito in questi anni ad aumentare la sensibilità dimostrandosi all’avanguardia nella ricerca scientifica in campo vitivinicolo.