Vino, export a 2,91 miliardi nel primo semestre 2020

di redazione

Stabili USA e Germania mentre crollano le esportazioni verso Regno Unito e Asia.

Raggiungono quota 2,91 miliardi di euro le esportazioni di vino italiano nel primo semestre 2020, in calo del 3,4% rispetto al 2019, anno nel quale per la prima volta l’export aveva superato i 3 miliardi di euro. È quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Istat effettuate dall’Osservatorio Qualivita Wine, che rileva altresì una netta differenza tra il primo e il secondo trimestre dell’anno.

Il 2020 era infatti iniziato in maniera estremamente positiva rispetto al già ottimo 2019, con un +6,2% nel primo trimestre (1,53 miliardi di euro), mentre da aprile gli effetti del Covid-19 hanno spinto le esportazioni a calare del 12,1% nel secondo trimestre (aprile -6,0%, maggio -24,2%, giugno -4,3%), per un controvalore di appena 1,29 miliardi di euro. Le maggiori difficoltà sono state riscontrate in Asia (-21,4%), mentre Europa (-2,0%) e America (-1,0%) hanno mostrato una sostanziale stabilità.

Pressoché stabili gli Stati Uniti (-1,7%) e la Germania (+0,3%), che contrastano il calo in Regno Unito e Svizzera rispettivamente del 9,6% e del 9,8%. Riscontri invece positivi sul mercato francese, cresciuto del 9,0%, olandese (+12,1%) e norvegese (+14,8%). Fra i mercati Extra-UE male soprattutto Giappone (-16,5%), Russia (-11,4%) e Cina (-41,7%), con quest’ultima che continua a coprire una fetta di export vinicolo italiano molto ridotta (1,3%).

In termini di quantità le esportazioni mostrano un calo, più contenuto, dello 0,4%, che denota un generale calo dei prezzi medi. In particolare in Europa e in America le quantità esportate sono addirittura state superiori rispetto al 2019 (rispettivamente +1,3% e +0,4%), mentre in Asia si registra un crollo pari al 21,0%).