Vendemmia positiva per i Colli Berici e Vicenza, tensione per l’export. Ne parliamo con il direttore del Consorzio di tutela Giovanni Ponchia
IN VIGNETO Una vendemmia da 8.
È positivo il quadro tratteggiato dal direttore del Consorzio Tutela Vini Colli Berici Giovanni Ponchia in riferimento alla campagna vendemmiale tuttora in corso nei 600 ettari che compongono le due denominazioni tutelate “Nonostante le difficoltà legate al periodo Covid possiamo affermare che la vendemmia si è svolta senza particolari problematiche – evidenzia – Il periodo di raccolta nel 2020 è stato anticipato di circa sette giorni rispetto allo scorso anno per quanto riguarda le uve precoci. Nel 2019 sono stati raccolti 57mila quintali di uva e per quest’anno ci aspettiamo una raccolta in linea con gli scorsi anni anche se i nostri viticoltori sono ancora in vendemmia, quindi è troppo presto per avere un dato definitivo”.
“Quella del 2020 è stata un’annata ottimale per le uve tardive – chiosa Ponchia – caratterizzata da una primavera mite e un’estate discretamente piovosa, senza particolari stress termici. L’instabilità meteorologica tra fine agosto e l’inizio di settembre non ha fortunatamente portato particolati fenomeni grandinigeni nell’area delle Doc Colli Berici e Vicenza. Sotto l’aspetto fitosanitario non si segnalano invece particolari anomalie. La conclusione della vendemmia è prevista per il 15 ottobre – aggiunge il direttore – Ad oggi prevediamo un’annata davvero interessante: al di là delle difficoltà del mercato, le uve sono molto promettenti dal punto di vista qualitativo, mentre sotto il profilo quantitativo ci aspettiamo numeri in linea con la raccolta scorso anno. Volendo dare un voto alla vendemmia in corso gli assegnerei un otto”.
IN CANTINA La crescita delle giacenze non preoccupa.
“Mentre gli imbottigliamenti si possono dire in linea con gli scorsi anni, le giacenze in cantina sono ovviamente leggermente superiori a causa dei mesi di lockdown”, conferma Ponchia. A suo avviso l’impatto finanziario della crisi “purtroppo non è ancora definibile, soprattutto per quanto riguarda le esportazioni. Mentre nel mercato Italia la situazione si è leggermente normalizzata nel corso dei mesi estivi, in molti dei mercati esteri non è ancora così a causa dell’emergenza sanitaria ancora in atto”.
NEL FUTURO Attenzione ai mercati nordeuropei.
“Per rispondere a tali difficoltà il Consorzio ha attivato il blocco degli impianti per tre anni per quanto riguarda Pinot Grigio all’interno delle Doc Colli Berici e Vicenza, di concerto con tutti gli altri consorzi che condividono questa varietà. È stata inoltre attivata la misura dello stoccaggio obbligatorio dei volumi da 130 a 150 ettolitri per il Pinot Grigio all’interno della Doc Vicenza. Obiettivo strategico della denominazione è quello di aprire e rinforzare i mercati esteri, in particolare quelli nordeuropei” conclude Ponchia.