La proposta giunge dal Cervim, che vede nel recente decreto attuativo l’occasione per giungere a una concreta valorizzazione della viticoltura estrema.
Nel corso del workshop ‘Tutela e salvaguardia della viticoltura eroica: le novità del Decreto Attuativo’ tenutosi nel corso della Milano Wine Week, il Cervim ha invocato la valorizzazione dei vini eroici, da raggiungere tramite un rafforzamento della loro promozione per concludersi con l’approvazione di un apposito marchio da apporre sulle etichette. Un obiettivo questo da sempre al centro della proposta del Centro per la viticoltura eroica, che ha trovato il sostegno di istituzioni, addetti ai lavori e professionisti dell’agricoltura.
“Il Decreto attuativo, in cui vengono riportate la definizione di viticoltura eroica e le caratteristiche elaborate ed utilizzate dal Cervim stesso – sottolinea il presidente Cervim Stefano Celi – rappresenta un punto di arrivo perché è la conclusione di un lavoro durato alcuni anni da parte del Cervim e dell’ex presidente Roberto Gaudio; ma è anche e soprattutto un punto di partenza perché rappresenta la base di un rilancio strutturato per l’intera viticoltura eroica e per i territori in cui essa gravita. Per i viticoltori, sono importanti le risorse a disposizione, ma sono importanti anche le politiche a sostegno del settore ed una minore burocrazia che pesa concretamente nelle economie delle singole aziende”.
Dal canto suo il sottosegretario Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Giuseppe L’Abbate ha così commentato la proposta “Parliamo di sistemi produttivi a grande valenza ambientale, conservazione della biodiversità, che contribuiscono al non abbandono dei territori. In questi contesti niente è facile, i viticoltori ad esempio non possono usare la meccanizzazione come in altri ambiti. Dobbiamo e possiamo mettere in atto strategie di promozione e di comunicazione dei vini eroici sui mercati internazionali, insieme al Ministero Affari Esteri e con l’Ice”.