Bellanova: il biologico asset strategico del paese

di redazione

Il ministro dell’agricoltura spinge perché sia approvato quel testo unico sul biologico fondamentale per il rilancio dell’intero comparto.

In occasione dell’inaugurazione del Sana, la più grande fiera italiana dedicata al biologico tenutasi lo scorso week end a Bologna, il ministro Teresa Bellanova è tornata a far sentire la propria voce in materia di biologico. Ne è scaturita un’interessante panoramica sull’attuale situazione della filiera, ancora in attesa di una normazione complessiva da parte del Senato.

Il settore biologico è cresciuto ben oltre le previsioni più ottimistiche – ha detto Bellanova – e l’Italia sta continuando a mantenere una leadership incondizionata a livello europeo. Trenta anni fa nasceva il SANA, riferimento assoluto del biologico italiano, una manifestazione ormai leader riconosciuta a livello internazionale. Vi era all’epoca grande entusiasmo, e già si percepiva distintamente la necessità di promuovere un’agricoltura in sintonia con la natura, volta a proteggere la biodiversità, l’aria, i suoli e le acque, mantenendo la possibilità di un valido reddito d’impresa. Entusiasmo che, a guardare i numeri di questo settore nel nostro Paese, dura ancora oggi e promette importanti, ulteriori traguardi. L’esperienza del Covid ha posto al primo posto sicurezza, salute alimentare, informazioni corrette. Obiettivi irrinunciabili – ha sottolineato il ministro – che hanno evidenziato l’assoluta strategicità del nostro settore e della filiera agroalimentare”.

Bellanova ha poi ricordato le più recenti tappe del consolidamento del biologico nel nostro paese, partendo dall’approvazione nel 2016 di quel Piano Strategico Nazionale varato in occasione di Expo Milano. I dati rivelano che la superficie agricola biologica è aumentata del 50% rispetto al 2014, passando da 1.367.912 ettari a 1.993.236 ettari nel 2019, con un corrispondente aumento del fatturato pari al 30%. A proposito poi delle mense biologiche istituite nelle scuole di ogni ordine e grado la Bellanova ha ricordato l’approvazione di un decreto che destina loro cinque milioni di euro, utili a garantire cibo di qualità a tutti gli studenti “Oltre a fare educazione alimentare, perché le ragazze e i ragazzi che imparano a mangiare bene con consapevolezza sono straordinari comunicatori di abitudini sane e salutistiche nelle loro famiglie e nelle cerchie amicali, nello stesso tempo attiviamo l’economia locale, perché gli alimenti biologici vengono forniti da imprese locali sostenibili. Così, con una sola “mossa”, miglioriamo sanità, società, economia e ambiente“.

Ora è necessario lavorare per organizzare meglio la filiera, e far sì che tutto il prodotto biologico ottenuto da quel 15,8% della superficie bio italiana sia opportunamente valorizzato sul mercato e soprattutto giustamente remunerato, e con questo obiettivo stiamo lavorando sui criteri per utilizzare il fondo costituito nell’ultima finanziaria con una dotazione di 20 milioni per i prossimi 4 anni” ribadisce il ministro che conclude tornando a sollecitare l’approvazione del testo unico sul biologico, fermo da più di due anni in Commissione Agricoltura al Senato. “Una proposta approvata a grande maggioranza dalla Camera, che costituisce un elemento essenziale per contestualizzare ancor meglio e rilanciare ulteriormente il biologico italiano come sinonimo di grande eccellenza qualitativa“.