Soddisfazione per la vendemmia 2020 nel Conegliano Valdobbiadene

di redazione

Al termine di una stagione segnata dalle piogge il Consorzio giudica positivamente la qualità delle uve di glera destinate alla produzione del suo Prosecco Docg.

La vendemmia del 2020 si è conclusa con un segno positivo per la glera coltivata nelle colline limitrofe a Conegliano e Valdobbiadene, in particolare per quanto riguarda la qualità delle uve portate in cantina. In un anno non particolarmente caldo e che ha subìto alcuni periodi più piovosi della media, la morfologia delle colline e la corretta esposizione al sole dei vigneti hanno impedito ristagni idrici potenzialmente dannosi per la vite.

L’annata in vigneto ha avuto una progressione lenta che ha giovato alla qualità delle uve ed è stata caratterizzata da clima mite e secco fino all’inizio dell’estate, durante la quale si sono alternati episodi piovosi e giornate di caldo mai eccessivo. La condizione metereologica ha portato una maturazione graduale dei frutti, fino ad arrivare al momento della raccolta quando giornate soleggiate e notti fresche e ventilate hanno asciugato le uve prima che esse facessero il loro ingresso in cantina.

La raccolta di quest’anno ci ha posto di fronte a una sfida importante e completamente nuova – commenta Innocente Nardi, presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene – Abbiamo lavorato consapevoli di avere davanti ancora molte sfide da affrontare ed è per questo che il Consorzio ha adottato politiche improntate alla sana prudenza per garantire qualità e valore della Denominazione nel mercato. Politiche che non pregiudicano eventuali scenari economici particolarmente positivi grazie alla possibilità di ricorrere all’utilizzo del prodotto messo a stoccaggio. Al momento il mercato continua a premiare la Denominazione, l’andamento delle certificazioni è in linea con lo scorso anno. Il valore e il posizionamento del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg – conclude il presidente – si difende continuando a lavorare nel segno della qualità che è l’unico asset vincente per affrontare questa crisi e le trasformazioni che ci aspettano”.

Come di consueto la raccolta è iniziata nell’area di sud est della Denominazione, per poi spostarsi verso ovest lungo le Rive più fresche del valdobbiadenese, dove la vendemmia accentua i suoi tratti eroici, richiedendo fino a 700 ore di lavoro manuale per ogni ettaro.

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