L’Italia propone il suo modello di etichettatura volontaria, che pone al centro il consumatore e i principi della dieta Mediterranea.
Nella battaglia che vede l’Italia opporsi in modo deciso all’etichetta a semaforo, il nostro paese compie un deciso passo avanti grazie al decreto che introduce il logo nutrizionale ‘NutrInform Battery’, appena firmato dal ministro Bellanova. Finalizzato a rendere più facilmente leggibili da parte dei consumatori le informazioni nutrizionali degli alimenti, il logo, che rimane su base volontaria, ne sancisce le norme relative al suo utilizzo.
Il logo indica il contenuto di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale presente in una singola porzione di alimento. Il contenuto energetico è espresso sia in Joule che in Calorie mentre il contenuto di grassi, grassi saturi, zuccheri e sale sono espressi in grammi. Inoltre, all’interno del simbolo a “batteria” è indicata la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione rispetto alle quantità giornaliere di assunzione raccomandata.
“Oggi finalmente possiamo presentare il logo nutrizionale facoltativo italiano, il Nutrinform, che prende in considerazione il fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive, in modo da favorire una scelta consapevole da parte dei consumatori per un’alimentazione sana, variata e bilanciata – dichiara il ministro -. Siamo convinti della bontà di questo sistema che mette al centro il consumatore e non il mercato globale, valorizza la capacità critica del cittadino che non deve essere fuorviato da colori o immagini che nulla hanno di scientifico e difende il patrimonio unico della dieta mediterranea”
“La dieta e il benessere alimentare sono concetti molto più complessi di un algoritmo – ha continuato Bellanova – e ancora una volta voglio ribadire un concetto per me fondamentale: i consumatori hanno diritto a essere informati correttamente e le nostre eccellenze alimentari non possono essere penalizzate da semafori. La promozione di stili alimentari sani richiede un approccio multidisciplinare, incentrato sul concetto di ‘dieta salutare’. Il NutrInform è la nostra alternativa al Nutriscore, ma è di gran lunga migliore. Non è penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo: informa. Per questo motivo – continua la Ministra – ci stiamo impegnando con tutte le forze nei tavoli europei affinché su un tema così importante, quale l’alimentazione, non si scelgano soluzioni semplicistiche, come l’etichettatura a semaforo, ma sia avviata una valutazione di impatto seria relativamente alla futura legislazione europea in materia di etichettatura nutrizionale fronte-pacco. Vogliamo che la Commissione si orienti verso uno schema volontario capace di informare in modo trasparente il consumatore, senza orientarne le scelte e senza penalizzare, in maniera paradossale, prodotti mediterranei come l’olio che sono alla base dell’alimentazione del nostro Paese – conculde Bellanova – e di cui secoli di tradizione ci hanno mostrato i benefici effetti sulla salute e il benessere umani”.