Agroalimentare: per Mediobanca ricchezza che vale 538 miliardi

di Daniele Becchi

L’Italia conferma la sua vocazione agricola e anche in tempo di pandemia vede crescere il fatturato del comparto.

Secondo un’analisi della Coldiretti su dati Mediobanca l’agroalimentare è l’unico settore che resiste all’emergenza coronavirus, a fronte di una perdita media della produzione italiana pari all’11,1%. Condotto tra 2.800 imprese manifatturiere familiari, lo studio ha evidenziato un’inaspettata crescita del comparto alimentare, diventato la prima ricchezza nazionale grazie a un valore di filiera superiore ai 538 miliardi di euro.

La realtà agroalimentare garantisce complessivamente 3,6 milioni di posti di lavoro e vale il 25% del Pil grazie all’attività, tra gli altri, di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Una filiera che nonostante le difficoltà ha registrato una continua crescita dell’export, che ha raggiunto nel 2019 la cifra record di 44,6 miliardi di euro (analisi Coldiretti su dati Istat) e ha fatto segnare un confortante +3% anche nei primi sette mesi del 2020.

L’emergenza globale provocata dal coronavirus – afferma Ettore Prandini, presidente Coldiretti – ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza. L’Italia può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali”.