Il Chianti Classico è cultura

di redazione

Con la firma di un protocollo d’intesa voluto dal prefetto di Firenze, il Gallo Nero rinsalda il suo rapporto con gli USA, iniziato nel 1524 grazie a Giovanni da Verrazzano.

Il Consorzio Vino Chianti Classico è tra i protagonisti di un protocollo d’intesa con il Consolato Generale degli Stati Uniti d’America, finalizzato a creare una rete di riferimento per gli studenti stranieri nel territorio metropolitano della città. Tra gli scopi del protocollo mettere in pratica un’attività coordinata di prevenzione dei rischi per la sicurezza, educando al bere consapevole.

Per quanto concerne l’ambito di interesse del Consorzio, esso, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, si è impegnato “a programmare interventi di formazione mirati alla miglior conoscenza del territorio metropolitano, della produzione agricola locale, della gastronomia e del “mondo del vino”, eccellenza della Città Metropolitana di Firenze e dell’intera regione, per intraprendere un percorso culturale volto, oltre che ad apprezzare i prodotti locali, a favorire un consumo consapevole e responsabile delle bevande alcoliche, scongiurandone gli abusi.”

Con tale firma, il Consorzio Chianti Classico ribadisce il suo secolare legame con gli Stati Uniti, iniziato nel 1524 con lo sbarco del chiantigiano Giovanni da Verrazzano nella Baia di New York e che continua ancora oggi, anche grazie al Chianti Classico, che destina al mercato nordamericano oltre una bottiglia su tre.

La wine education è un tema che come Consorzio ci riguarda da vicino – dichiara il direttore Carlotta Gori, – il percorso di approccio al vino per diventare un consumatore consapevole si lega indissolubilmente alla conoscenza e alla scoperta delle caratteristiche che lo rendono un prodotto unico, e tra queste la zona di origine è oggi più che mai segno distintivo. Il Chianti Classico ha inoltre una storia che è unita a doppio filo con quella della città di Firenze dal Medioevo: a buon diritto entra nella cultura che si respira nel capoluogo toscano, e ne è cifra essenziale in Italia e all’estero”.