Ocm e Psr alla base di un ricco programma per il rilancio del vino marchigiano nel mondo. Usa, Canada ma anche Cina e UK tra i paesi obiettivo.
Oltre 3 milioni di euro di investimenti e una strategia di promozione multicanale capace di portare i vini marchigiani nel mondo. Questa la ricetta per il biennio 2020-2021 elaborata dall’IMT – Istituto Marchigiano di Tutela Vini, che mette in campo un piano di rilancio da 3,1 milioni di euro sostenuto da Ocm e Psr.
Ad essere coinvolte nei due progetti oltre 150 aziende del territorio, per un calendario che prevede la partecipazione a fiere internazionali come Vinitaly e Prowein, azioni di marketing integrate sul web e sui canali tradizionali, ma anche degustazioni e workshop riservati a operatori ed esperti, sia in modalità virtuale che in presenza. Tra i mercati target Stati Uniti e Canada, che insieme assorbono quasi la metà del budget, cui si affiancano Cina, Giappone, Svizzera e Russia, con l’esordio di Regno Unito e Corea del Sud.
Per il direttore dell’IMT, Alberto Mazzoni “Se consideriamo la forte crescita nei ranking della stampa specializzata internazionale, i nostri vini di punta hanno ancora ampi margini di espansione sulle piazze estere. Per questo, con il sostegno della Regione, oggi più che mai serve accelerare sull’export nei mercati di sbocco e in particolare nei Paesi terzi dove le potenzialità sono notevoli sulla fascia premium. Per esempio in Cina, con l’alta gamma data in crescita nei prossimi anni, abbiamo aumentato il plafond di quasi il 30% rispetto al budget della scorsa annualità. Un’occasione di rilancio dopo un anno nero – ha concluso Mazzoni -, vista anche la morfologia delle aziende, piccole e fortemente orientate alla qualità e che quindi hanno sofferto le chiusure dell’horeca in Italia e all’estero”.