Le limitazioni imposte dal Governo nell’ultimo Dpcm investono un settore che nel corso del 2020 ha già registrato perdite superiori al miliardo di euro.
“Vietato viaggiare tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, vietato lo spostamento tra Comuni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1° gennaio e vietato recarsi nelle seconde case”, così il Governo ha liquidato la discussione relativa gli spostamenti durante le vacanze di Natale. Una decisione che secondo la Coldiretti causa un’ulteriore grave ferita alle 24mila strutture agrituristiche, che nel corso del 2020 hanno già sopportato perdite superiori al miliardo di euro.
“Un vero paradosso – sostiene l’associazione di categoria – se si considera che gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che sono secondo www.campagnamica.it i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”. A tal proposito Coldiretti richiama i dati Inail, secondo i quali appena lo 0,3% dei 66.781 casi di infortunio da Covid-19 registrati in Italia riguarda l’agricoltura, dove peraltro i mesi estivi e autunnali sono i più attivi con la raccolta di frutta, ortaggi, olio e la vendemmia.
“I limiti imposti per le festività di fine anno – continua la Coldiretti – arrivano dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in alcune regioni rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi”.