Il Consorzio Asolo Montello lancia un’asta benefica a favore dell’ospedale San Valentino di Montebelluna in occasione della presentazione del suo nuovo marchio.
Una nuova immagine per i Vini del Montello, definizione sotto la quale verranno d’ora in poi accomunate la Docg Montello e la Doc Montello Colli Asolani. Le due denominazioni, la prima vocata ai vitigni bordolesi come Cabernet, Merlot, Carmenère, che sono coltivati in zona fin dalla seconda metà dell’Ottocento e la seconda che valorizza anche alcune rare varietà locali come la Recantina o la Bianchetta, saranno da oggi rappresentate da un marchio comune, che reca l’immagine della Rocca di Asolo declinata nel tipico colore rosso bruno dei suoli ferrosi di questo tratto collinare della provincia di Treviso, punto di transizione tra l’alta pianura veneta e le Prealpi Bellunesi.
“Abbiamo creato un nuovo logo – spiega Ugo Zamperoni, presidente del Consorzio Asolo Montello – con lo scopo di rappresentare le peculiarità del territorio in cui si sviluppano la Docg del Montello e la Doc Montello Colli Asolani, due denominazioni che si sovrappongono territorialmente all’Asolo Prosecco, ma che dispongono di una loro precisa personalità che potremmo definire montanara. Abbiamo assunto l’impegno prima di tutto morale e culturale di valorizzare questa realtà vinicola attraverso i tratti che ne sono distintivi e che appartengono alla storia dell’antico Bosco dei Dogi, com’era conosciuto il Montello in età veneziana”.
La presentazione del nuovo marchio ha fornito l’occasione per dare avvio ad un’asta di beneficenza in programma sulla piattaforma specializzata Catawiki a partire dalla seconda settimana di dicembre. In vendita ci saranno undici vini del Montello abbinati ad altri grandi vini rossi italiani, alcuni dei quali vere rarità, protagoniste dell’enologia nazionale degli ultimi decenni. L’intero ricavato dell’iniziativa sarà donato all’Ospedale San Valentino di Montebelluna, tra i centri designati ad ospitare i pazienti colpiti da coronavirus. Da parte sua, il Consorzio, che aveva già fatto una donazione al medesimo centro durante la prima ondata della pandemia, si è impegnato a raddoppiare la cifra raccolta con l’asta. “Voglio rivolgere un ringraziamento particolare – conclude Zamperoni – alle aziende di alcune delle più prestigiose aree vinicole italiane che hanno accolto con entusiasmo l’invito ad affiancare i produttori dei Vini del Montello in questo piccolo, ma significativo gesto di solidarietà al nostro territorio”.