Recovery Plan: le aziende temono ritardi

di redazione

Più di 1 impresa su 2 è convinta che servirà almeno un anno per vedere in Italia i soldi degli aiuti europei a sostegno dell’economia.

Da molti ritenuto indispensabile per riattivare il sistema economico e produttivo comunitario, il Recovery Plan europeo continua ad agitare le cooperative italiane, preoccupate dei possibili ritardi nell’erogazione degli aiuti a loro sostegno. È questo il quadro di sintesi che emerge da un’indagine condotta da UECOOP – Unione Europea delle Cooperative – su un campione nazionale di aziende a proposito delle risorse destinate ad attutire gli effetti del coronavirus sul sistema produttivo.  Secondo l’indagine solo il 18% degli intervistati ritiene che tali fondi potrebbero essere erogati entro sei mesi, a fronte di un 51% che stima che ci vorrà un anno e il 21% che parla di un biennio. Esiste infine un 10% convinto che nessun fondo sarà stanziato.

In questo momento storico segnato da una pandemia senza precedenti – sostiene Uecoopè necessario intervenire al più presto snellendo tutte quelle procedure burocratiche che rischiano di far perdere tempo prezioso per salvare aziende e posti di lavoro. I diversi orientamenti rispetto all’atteso piano di sostegno all’Italia sono il sintomo di una sofferenza sociale ed economica che colpisce imprese e famiglie mettendo a rischio il sistema economico nazionale. L’evolversi della situazione sta mettendo a dura prova la resilienza delle oltre 80mila cooperative italiane, che offrono lavoro a più di 1 milione di persone generando – conclude Uecoop – un fatturato annuo che supera i 150 miliardi di euro”.