Tra gli assaggi che più lo hanno impressionato durante questo difficile anno, il critico newyorkese inserisce ben tre etichette italiane.
Al termine di un anno che ha visto molti dei suoi buoni propositi andare in fumo a causa della pandemia, Eric Asimov ha voluto condividere con i lettori del New York Times i dieci vini che più lo hanno emozionato nel corso di questo difficile 2020. Tra le etichette segnalate dal critico ne figurano ben tre italiane, a conferma della sua personale inclinazione per i vini del Belpaese.
Un viaggio a cavallo delle regioni centrali, che dal Verdicchio di Matelica giunge, dopo un excursus in Emilia, fino al cuore della Toscana, sulle colline del Chianti. Tre diverse tipologie di vino, capaci di coniugare la tradizione italiana con le ultime tendenze enologiche, di cui l’orange wine de La Stoppa si fa testimone. Qui il link all’articolo, dove è possibile trovare i commenti ai singoli vini:
Di seguito i dieci assaggi memorabili firmata Eric Asimov:
– ColleStefano Verdicchio di Matelica 2019
– La Stoppa Ageno Emilia Bianco IGT 2015
– Castell’in Villa Chianti Classico 2016
– Ochota Barrels Adelaide Hills “The Price of Silence” Gamay 2019
– Weiser-Künstler Mosel Riesling Trocken Enkircher Steffensberg 2018
– Pax Sonoma Coast Syrah Armagh Vineyard 2017
– Aslina by Ntsiki Biyela South Africa Cabernet Sauvignon 2017
– Éric Texier Domaine de Pergaud St. Julien-en-St. Alban Vieille Sérine 2011
– Domaine Armand Rousseau Chambertin 1993
– Henri Jayer Échézeaux 1993