Inatteso stop al processo di costituzione di una società cooperativa da 65 milioni di fatturato e 300mila quintali d’uva.
Nonostante l’ampia convergenza a favore della fusione tra le Cantine cooperative di Valpantena e Custoza, il progetto deve essere rimandato a causa del mancato raggiungimento del quorum necessario nella votazione intercorsa tra i soci della Cantina di Custoza. Gli 89 voti favorevoli, su 157 espressi, non soddisfano, infatti, la soglia dei due terzi prevista dallo Statuto per i casi di fusione.
Un intoppo inaspettato, dopo che i rispettivi CdA si erano espressi a favore dell’operazione, ratificata anche dall’Assemblea dei Soci della Cantina di Quinto di Valpantena con il 97% di voti favorevoli su quelli ammessi al voto (196 sì su 202 votanti). “I soci – afferma il presidente della cooperativa di Valpantena, Luigi Turco – hanno apprezzato e approvato la proposta di fusione e il piano industriale, reputandolo un concreto progetto di crescita per entrambe le cantine. Custoza da parte sua, pur non raggiungendo il quorum necessario per l’approvazione, ha votato a favore della fusione”.
In virtù del forte mandato ricevuto Cantina Valpantena lascia quindi la porta aperta al progetto di fusione tra le due cooperative agricole che, in caso di successo, darebbe vita a una nuova società da circa 30 milioni di patrimonio, una dotazione di conferimenti di 300mila quintali di uva e un fatturato da 65 milioni e un centinaio di dipendenti.