Cantine Settesoli, Giuseppe Bursi confermato Presidente

di redazione

Continuità manageriale per la cantina di Menfi, che punta adesso a cogliere le opportunità offerte dal canale off trade italiano e internazionale.


Giuseppe Bursi, già alla guida delle Cantine Settesoli di Menfi nel corso del precedente mandato triennale (2017-2020) è stato confermato presidente nel corso di un’assemblea dei Soci tenutasi a fine dicembre. Su un totale di 960 voti espressi, il presidente uscente si è aggiudicato la riconferma grazie alle 700 preferenze ottenute, seguito da Antonino Scirica (656 voti) e Giuseppe Antonio Bilà (642).

Queste le sue prime parole “Nonostante la pesantissima situazione pandemica, il piano di azione messo in atto dal Consiglio di Amministrazione ha permesso di poter affrontare questa crisi. Il nostro obiettivo è stato e sarà quello di dare riconoscibilità e valore ai marchi aziendali Settesoli, Mandrarossa e Inycon, costruendo una familiarità con i brand e facilitando le dinamiche di vendita. Saremo fedeli ai quattro presupposti fondamentali che hanno orientato le nostre scelte in questo passato triennio, e che si sono rivelate vincenti: sostenibilità e rispetto per l’ambiente, eccellenza, accessibilità, importanza della coltivazione biologica dei vigneti”.

“L’azienda – continua Bursi – sta focalizzando le proprie risorse ed il proprio impegno per cogliere tutte le opportunità offerte dal buon andamento delle vendite nel canale Off Trade sia in Italia che all’estero, in particolare nel mercato dei vini biologici e dei vini di alta qualità: siamo infatti convinti che queste attività ci garantiscano una migliore allocazione della produzione ed un più adeguato riconoscimento del valore alle uve conferite dai soci. Per raggiungere questi risultati – conclude – il management dovrà rimanere fedele al proprio percorso, che deve puntare a tre obiettivi principali: il rafforzamento della competitività, cercando di conquistare nuove posizioni di mercato a prezzi più remunerativi; il controllo della dinamica dei costi aziendali, attuando più incisivi processi di razionalizzazione delle spese di gestione; la continuità nell’orientamento dei nuovi piani varietali, al fine di raggiungere un giusto equilibrio tra esigenza produttive e remunerazione riconosciute dal mercato”.