Il Consorzio di tutela dell’Indicazione Geografica nata sui lungo Po torinesi si prepara a festeggiare i suoi trent’anni di vita.
Si chiude un anno durante il quale il Consorzio del Vermouth di Torino si è concentrato sulla propria organizzazione interna, indispensabile per svolgere appieno l’attività di promozione e protezione dell’Indicazione Geografica. Pur soffrendo la chiusura quasi completa nel mondo del suo canale più naturale di sbocco, l’Horeca, e dei cocktail bar nello specifico, le vendite da scaffale e di e-commerce hanno in parte temperato la diminuzione delle vendite dovute alla pandemia. Guardando invece al futuro, l’anno appena iniziato sarà segnato dai festeggiamenti per il trentennale della creazione dell’Igp, il cui disciplinare fu pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 giugno 1991.
“Per essere il primo anno intero di vita del Consorzio e della sua rinnovata denominazione, è già stata una bella sfida – commenta Roberto Bava, Presidente del Consorzio – abbiamo ottimizzato i mesi di lockdown per costruire una associazione solida e pronta a fare il suo lavoro negli anni a venire, il Vermouth di Torino ha trecento anni e pensa in lungo”