Firmata l’intesa che metterà a disposizione dei viticoltori associati al Consorzio un’ampia gamma di strumenti finanziari con i quali progettare la ripartenza post-covid.
È stato siglato a Montepulciano l’accordo di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e il Consorzio del Nobile di Montepulciano volto a rafforzare l’accesso al credito per le aziende della filiera vitivinicola in modo da far fronte al periodo di straordinaria complessità. Grazie al medesimo le imprese consorziate potranno accedere a finanziamenti e linee di credito a breve, medio e lungo termine, da impiegare nei processi di innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione, export, crescita, gestione e valorizzazione dei magazzini.
Previsti anche specifici plafond, che potranno essere messi a disposizione per finanziare investimenti con impatto positivo sulla sostenibilità, attivando anche l’accesso al prodotto Agricoltura Impresa di Intesa Sanpaolo, finalizzato all’invecchiamento del vino, miglioramento aziendale per acquisto, costruzione e ristrutturazione di cantine, acquisto terreni e vigneti, immobili rurali e aziende, oltre che per investimenti strumentali in macchinari e attrezzature. L’accesso al credito da parte delle imprese vitivinicole potrà essere agevolato attraverso il ricorso alla consolidata operatività della garanzia diretta di ISMEA e l’estensione della garanzia del Medio Credito Centrale offerta dal Decreto Liquidità al mondo agricolo. L’accordo si propone inoltre di supportare il Consorzio ed i consorziati nella ripresa del business attraverso la possibilità di organizzare seminari, workshop e tavoli di lavoro su temi come le coperture assicurative, Welfare, leasing, noleggio e sistemi di pagamento attivando anche la consulenza delle società del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Così Andrea Rossi, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano “È fondamentale, oggi più che mai, una collaborazione tra istituti di credito che da sempre credono nel territorio, come Intesa Sanpaolo, e aziende di un settore, quale il vino, che a Montepulciano muove oltre il 70% dell’economia locale, e grazie al dialogo siamo arrivati a costruire strumenti di credito che anche in una fase potenzialmente di stallo, come quella che stiamo vivendo, possano dare la possibilità di continuare a investire”.