Il 2020 dei record per la dieta mediterranea

di Daniele Becchi

Volano le vendite nel decimo anniversario del regime alimentare simbolo del Made in Italy, che si aggiudica il titolo di miglior dieta al mondo secondo l’U.S. News & World’s Report’s.

In netta controtendenza con il crollo del commercio estero, la pandemia spinge la domanda globale dei prodotti base della dieta mediterranea Made in Italy, tanto da far registrare nell’anno appena concluso un valore record nelle esportazioni con un aumento medio del 9%. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi dieci mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’emergenza sanitaria ha indotto una svolta salutista nei consumatori mondiali, che hanno privilegiato nel carrello i prodotti alleati del benessere. Ad essere avvantaggiate sono state nell’ordine le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%).

Un tendenza favorita anche dal ritorno alla preparazione casalinga dei pasti, con la cucina italiana che si conferma come la più apprezzata dentro e fuori le mura domestiche. Un risultato questo che giunge nel decimo anniversario dall’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio Unesco e celebrato anche dal suo recente riconoscimento a migliore dieta al mondo del 2020 da parte del media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.

La dieta mediterranea – spiega la Coldiretti – ha vinto la sfida grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete. Un tesoro del Made in Italy che ha consentito all’Italia – conclude – di conquistare il record di longevità in Europa con la speranza di vita alla nascita che raggiunge il massimo storico di 82,3 anni con 80,9 anni per gli uomini e 85,2 anni per le donne con ben 14.456 ultracentenari a livello nazionale”.

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